Training: Mercato immobiliare, strumenti finanziari e di garanzia

L’informazione e la comunicazione accessibile sono gli ingredienti principali per creare la fiducia tra tutti gli attori coinvolti.

Mercato immobiliare, strumenti finanziari e di garanzia

Giovedì 11 maggio, il secondo appuntamento del capacity building sull’inclusione e la transizione abitativa per i cittadini con background migratorio promosso da OIM Italia ha proposto l’intervento si Sara Travaglini, presidente di DAR=CASA, cooperativa fondata nel 1991 con l’obiettivo di fornire alloggi a prezzi accessibili ai cittadini a basso e reddito a Milano e dintorni.

Sara Travaglini ha parlato al gruppo di 40 partecipanti provenienti da varie organizzazioni del privato sociale e del terzo che si occupano di accoglienza e inclusione abitativa in Toscana.

Dalla sua presentazione è emerso come centrale il ruolo della comunicazione e delle relazioni nel garantire l’autonomia abitativa: avere un contatto stabile per prevenire sfratti e morosità, fornire informazioni sul pagamento dell’affitto e delle utenze, mantenere una relazione continuativa con gli inquilini attraverso telefonate e incontri per assicurarsi del buon andamento della soluzione abitativa.

L’informazione e la comunicazione accessibile sono gli ingredienti principali per creare la fiducia tra tutti gli attori coinvolti. DAR=CASA pone al centro delle proprie attività questi principi per creare comunità più eque e solidali, mettendo in contatto le comunità di migranti e non con i servizi del territorio attraverso un approccio attivo e il protagonismo degli abitanti. Per raggiungere questi obiettivi sviluppa anche progetti che vanno oltre la casa, come il recupero di spazi verdi pubblici o lo sviluppo di nuovi spazi per bambini. Questo approccio collaborativo all’empowerment apre la strada ad ulteriori approfondimenti sul codesign di comunità e la comunicazione sociale che saranno al centro dei prossimi incontri.

Nella sessione di workshop condotta da Sociolab, i partecipanti di questa settimana sono stati divisi in gruppi e utilizzando lo strumento della empathy map si sono interrogati su bisogni e aspettative dei propri beneficiari che sono al centro della progettazione degli interventi abitativi.

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